giovedì 24 giugno 2010

IL PRIMO VIAGGIO

Lo scorso anno stavo preparando con grande emozione la valigia per l'ospedale, quest'anno l'ho preparata per il nostro primo viaggio. Che emozione!
Ci siamo preparati per partire per l'annuale incontro dell' AIAD (Associazione Italiana Amatori Dobermann) che si tiene a giugno nel magnifico prato di Monteluco di Spoleto.
Quest'anno con Massimo era impossibile fare avanti e indietro con Roma così abbiamo deciso di partire venerdì 11 e goderci il nostro primo week end in totale relax.
A Roma nei giorni che hanno preceduto la nostra partenza, c'era un caldo pazzesco e lo scirocco non ci faceva nemmeno respirare. Arrivare in cima al monte e sentire una bella arietta fresca accarezzarci il viso ci ha messo subito una gran fame. Ci siamo così messi sotto il bel pergolato del ristorante dell'Hotel Paradiso che ci ha ospitati e ci siamo fatti un bel pranzetto. Cosa c'è di meglio se non farci una passeggiata subito dopo mangiato all'ombra delle querce e dei lecci per far fare un bel pisolino a Massimo?
Appena il principe s'è svegliato siamo andati a vedere il Santuario di San Francesco.
Frequento Monteluco da 14 anni e mai avrei immaginato che proprio lì si trovava un posto tanto importante per la comunità cristiana. Si, avevo visto un campanile ma immaginavo ci fosse una chiesetta di montagna e così, presa ad ammirare la bellezza dei miei amati dobermann, non avevo mai dato importanza a quel campaniletto.


E' stata una scopreta molto bella per me perchè nonostante io sia buddista da tanti anni, l'ammirazione per Santo Francesco non l'ho abbandonata. Il Bosco Sacro che precede l'arrivo al Santuario poi è pregno di spiritualità perchè era dedicato a Giove fina dal III secolo e un Cippo dell' epoca aveva sopra scritti gli ammonimenti contro chi avrebbe profanato il bosco tagliando gli alberi e portando via la legna.


 In seguito Francesco vi si riuniva con i suoi compagni


La nostra prima giornata di vacanza è trascorsa serenamente, qualche chiacchiera con gli amici che non vedevamo da tanto e una buona cenetta.
L'inferno si è scatenato la notte: Massimo aveva un gran raffreddore, la culla che ci aveva dato l'albergo era impraticabile e il pargolo non è abituato a dormire con noi. Il risultato è stato che ho vissuto la mia prima notte insonne.
Il sabato per fortuna Massimo ha dormito anche durante la giornata nonostante il brutto raffreddore che nel frattempo aveva colpito anche me e tra un riposino e l'altro e uno starnuto e l'altro abbiamo giochicchiato sul prato.
Massimo è un vero ometto non s'è lamentato una volta, con la santa pazienza ha vissuto serenamente il suo primo malanno, calcolando che era reduce da 3 giorni di febbre è stato bravissimo.
Domenica erano tutti presi dall'ultima giornata di raduno, gareggiavano cani importanti e mentre tutti fremevano a bordo ring sotto il sole cocente, quatti quatti io e Massimo siamo tornati al Santuario

                                     

e insieme a Frà Bonaventura, ci ha accolto una splendida farfalla, di quelle che nella vita di noi poveri cittadini metropolitani se ne vedono una sola volta


Appena entrati al Santuario davani l'ingresso del suggestivo Convento Primitivo del 1218 un'emozione incredibile mi ha avvolta: da dietro una porta chiusa un pianoforte suonava Dolce è sentire (fratello Sole sorella Luna), un canto che mi accompagna da quando ero bambina e che è per questo motivo diventato la ninna nanna di Massimo


E' meraviglioso di come la vita possa regalarmi delle coincidenze talmente straordinarie tali da farmi emozionare fino alle lacrime! Ho cercato di immortalare questo momento con un filmato ma presa dalla gioia non ho spinto rec, voleva dire che questo momento dovrà rimanere unico tra me e mio figlio!
La magia è stata interrotta dalla fame di Massimo che ha iniziato a piangere così sono dovuta scappare verso l'albergo ma mi sono promessa di tornarci.
La giornata è finita con una passeggiata nel Bosco Sacro mentre Massimo schiacciava un pisolio prima del viaggio di ritorno.
Sono arrivata a casa stanca morta, ho mangiato a stento una tazza di latte caldo preparata con tanto amore da mio marito e mi sono fiondata nel letto come una pupetta felice di aver vissuto  con la mia famiglia una meravigliosa esperienza da raccontare!



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