In questo (quasi) anno Massimo mi ha insegnato tante cose, una di queste è la pazienza.
La pazienza si intende in senso di sottomissione, di remissione e di sofferenza, io invece ho imparato che essere pazienti è come stare seduti su una spiaggia a guardare fluire e rifluire la marea.
Molte persone rimangono sorprese dalla serenità di Massimo e tutti dicono Si vede che siete sereni anche voi! Ma nessuno sa il percorso che c'è dietro.
Non è difficile spiegarlo: basta rendersi profondamente conto che qualsiasi difficoltà si incontra nella crescita di un bambino, non è per sempre.
Dalla prima difficoltà ad avviare l'allattamento alle mezze giornate trascorse con Massimo attaccato al seno per via degli scatti di crescita, dai risvegli per il mal di pancia alle numerose alzatacce notturne perchè non riesce a riaddormentarsi da solo se si sveglia e ai vari scogli incontrati (l'elenco è lungo!), ho capito che non posso far altro che accompagnare mio figlio in questo suo percorso di crescita con la consapevolezza che è tutto in continua trasformazione (d'altronde è la vita che è così).
Per aiutarmi, ogni mattina rinnovo il desiderio di far emergere la saggezza necessaria per accompagnarlo con serenità nella strada per diventare grande.
