venerdì 29 aprile 2011

LETTURA RASSICURANTE



Questo libro scritto da un altro pediatra-papà come Carlos Gonzales di cui ho parlato in questo post, non ha fatto altro che aiutarmi ad essere ancora più certa che essere "mamma a modo mio" è la cosa più giusta da fare.
Sono sempre più convinta che amando senza riserve il mio bambino, dimostrando ad ogni occasione il mio amore per lui non lo lascio attaccato alla mia gonnella anzi, lo scopro ogni giorno più sereno e libero. So che dandogli modo di scoprire e di scoprirsi invece di rimproveralo, come impone l'etichetta, conosce le sue potenzialità e diventa sempre più sicuro di se. 
L'autore in questo libro non fa altro che rassicurare noi mamme che abbiamo voglia di essere "chiocce", liberandoci dal fiato oppressivo che abbiamo sul collo da parte di tutti coloro che professano la teoria del distacco che questa società troppo spesso ci impone.

venerdì 22 aprile 2011

FIABE PER MASSIMO



La prima volta che ho letto per Massimo una favola, aveva pochissimi giorni, una decina. Eravamo soli in casa e finalmente potevo mettere gli occhi su un libro che avevo comprato 3-4 anni prima nella speranza di poterlo leggere al pargoletto che desideravo tanto. Per scaramanzia non l'avevo mai aperto e quel giorno, piena di emozione e con la gola gonfia di lacrime anche a causa degli ormoni post parto ;o), ho iniziato ad assaporare la realizzazione di un sogno. Sottovoce e con una mano che accarezzava il suo corpicino, ho iniziato a leggere a Massimo, che dalla carrozzina osservava il mondo che lo circondava, "Kanta e il cervo", la toria di un bambino ed un cervo magico.
Una frase di questa storia auguro a mio figlio:
"QUANDO CRESCERAI NON DIMENTICARE MAI DI ASCOLTARE IL TUO CUORE"

giovedì 21 aprile 2011

FORTUNA CHE C'E' CARLOS GONZALES




In questo periodo sono molto stanca, allatto Massimo da 19 mesi e lui, cucciolo di mamma, si sveglia ancora 2/3/4 volte a notte cercando la "sisa" o anche detta "ssà".
Inutile dire che tutte le persone con cui parlo, pediatra compresa, mi ripetono la stessa cantilena: "Finchè lo allatterai al seno lui si sveglierà, vedrai che se glie lo toglerai piangerà 2-3 notti ma poi dormirai sonni tranquilli". Questa nenia mi metteva in una centrifuga di atteggiamenti contraddittori nei confronti di Massimo. I momenti di allattamento sereno erano alternati da crisi di nervi silenziose. Ci sono state delle notti in cui presa dalla rabbia me la sarei strappata la sisa, per non parlare poi delle imprecazioni che mi ronzanvano nel cervello e la sofferenza che provavo per questi miei atteggiamenti non migliorava certo le cose. Io però voglio continuare ad allattare e per fortuna che nel blog di Nicoz Balboa ho incontrato Besame Mucho, un libro meraviglioso nonchè miracoloso.
Davanti ai miei occhi si è aperto un mondo nuovo in cui tutto quello che succede a Massimo è assolutamente un fatto naturale. Nessuna delle persone più care che ho mi avrebbe potuto rassicurare sul fatto che sto facendo bene più dell' autore Carlos Gonzales...

lunedì 4 aprile 2011

SOGNO STEINERIANO




Ho appena letto un post sulla scuola steineriana in uno dei miei blog preferiti: Kosen Rufu Mama e come da copione è scesa una lacrimuccia. Uno dei motivi è sicuramente l'emozione che trasmette il meraviglioso racconto e l'altro è che sogno per mio figlio una scuola proprio così.
Pochi giorni fa sono andata con Massimo e Francesco a visitare una scuola steineriana vicino la nostra casa e due fattori ci hanno lasciati assolutamente affascinati da questo luogo in cui sembra che il tempo scorra più lentamente: la serenità dei bambini insieme alla tranquillità delle educatrici (adesso si chiamano così, questo termine proprio non mi va giù) e il calore con il quale ci hanno accolti.
L'unico neo purtroppo, è il costo veramente alto.
Io comunque continuo a sognare per Massimo una scuola e una maestra proprio così come nella scuola steineriana anche se nel frattempo sto studiando anche il pensiero Montessori.
Intanto cerco di fare del mio meglio offrendo a mio figlio tutto l'amore e tutto il calore che ho.

IO CHE AVEVO IL POLLICE NERO...


... Mi ero quasi rassegnata a convivere con questo neo quando ad un tratto, in primavera ...


... ho scoperto che il mio pollice verde era soltanto nascosto ed ho imparato che si deve credere nei sogni, anche in quelli che sembrano, superficialmente, i più banali!!!



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