LA PRIMA VOLTA CHE... (i primi bagnetti in questa splendida estate)

L'estate sta finendo e la mamma fa il riassunto dei "primi" bagnetti:

27 giugno a casa di Flavia ed Enrico

(menomale che Flavia con molto tatto mi ha convinta, avevo tanta paura di immergerlo in acqua fredda!)

17 luglio lago di Bolsena

(un bagnetto sereno proprio come la sensazione che il lago regala!)

4 agosto castello di Santa Severa

(ehehe l'acqua del mare negli occhiucci brucia un po' ma niente paura!)

15 agosto Roma al campo di Giorgio

(nella piscina oltre che privata, anche personale, regalata dai nonni Giorgio e Stefy)

COME A PRIMAVERA

Oggi Massimo proprio non ne voleva sapere di fare il pisolino pomeridiano.
Dopo un momento di agitazione ho fatto un respiro profondo per prendere la decisione migliore, ho deciso così di uscire anche se erano le 15 e 30, ora in cui sembra impensabile uscire il 12 agosto e soprattutto con un bambino. Grazie a questa estate meravigliosa dal clima quasi primaverile, io e Massimo siamo potuti uscire, siamo andati al bar, mi sono presa il mio amato cappuccino e ce ne siamo andati in pineta. Ora mentre l'ombra dei lecci e dei pini ci protegge dal sole, il canto di una cicala ci fa compagnia e un fresco venticello ci culla, scrivo questo post mentre il cucciolo dorme beato.

E dopo una bella dormita una sana merenda non può certo mancare!

UN ANNO FA

Ho scattato questa foto proprio un anno fa.
Me la sono ricordata perchè oggi è il compleanno di Gabriele (Auguri!) e lo scorso anno mentre aspettavo che Francesco tornasse dalla pineta per andare a festeggiare il nostro caro amico, con l'autoscatto del cellulare ho fatto questa foto. Mi sentivo bella anzi meravigliosa (e riguardandomi non posso dire di certo il contrario!) anche se la sera mi sentivo più la Sòra Lella per il dolore alle gambe che mi procurava il peso della pancia.  

Quest'anno davanti alla stessa finestra, più o meno alla stessa ora, con lo stesso telefono ho fatto un'altra foto e questa volta c'è un topetto meraviglioso tra le mie braccia e devo dire che nonostante la stanchezza e la mancanza di tempo per curare i miei bei capelli, mi sento ancor più meravigliosa dell'anno scorso dato che la mia vita si è arricchita del bene più prezioso che mi dona ogni giorno gioia infinita.

LA PAZIENZA

In questo (quasi) anno Massimo mi ha insegnato tante cose, una di queste è la pazienza.
La pazienza si intende in senso di sottomissione, di remissione e di sofferenza, io invece ho imparato che essere pazienti è come stare seduti su una spiaggia a guardare fluire e rifluire la marea.
Molte persone rimangono sorprese dalla serenità di Massimo e tutti dicono Si vede che siete sereni anche voi! Ma nessuno sa il percorso che c'è dietro.
Non è difficile spiegarlo: basta rendersi profondamente conto che qualsiasi difficoltà si incontra nella crescita di un bambino, non è per sempre.
Dalla prima difficoltà ad avviare l'allattamento alle mezze giornate trascorse con Massimo attaccato al seno per via degli scatti di crescita, dai risvegli per il mal di pancia alle numerose alzatacce notturne perchè non riesce a riaddormentarsi da solo se si sveglia e ai vari scogli incontrati (l'elenco è lungo!), ho capito che non posso far altro che accompagnare mio figlio in questo suo percorso di crescita con la consapevolezza che è tutto in continua trasformazione (d'altronde è la vita che è così).
Per aiutarmi, ogni mattina rinnovo il desiderio di far emergere la saggezza necessaria per accompagnarlo con serenità nella strada per diventare grande.